Un collettore d’aspirazione realizzato al 100% in poliammide riciclata: l’applicazione sviluppata da RadiciGroup per Marelli premiata dalla Society of Plastics Engineers (SPE)

Riconoscimento all'innovazione sostenibile nel segmento Power Train Auto

Da sinistra: Erico Spini, Cesare Clausi e Giacomo Viscardi
di RadiciGroup High Performance Polymers

Un collettore di aspirazione realizzato al 100% in Renycle, il marchio di RadiciGroup che identifica i tecnopolimeri provenienti dal riciclo del nylon: questa è l’applicazione che ha ricevuto, lo scorso 28 giugno, il prestigioso premio nella categoria Power Train dalla Society of Plastics Engineers (SPE) durante il 22° SPE Automotive Award.

 

Il collettore di aspirazione aria è un’applicazione con elevato contenuto tecnico tipica del settore auto, dove l’utilizzo del nylon caricato fibra vetro ha, nel corso degli anni, sostituito quasi completamente i metalli. RadiciGroup fornisce polimeri sia su base PA6-FV che PA66-FV per diversi modelli e motorizzazioni in tutto il mondo: in questo caso, però, la sfida è stata quella di utilizzare un materiale in poliammide al 100% riciclato meccanicamente, frutto di un accurato processo di selezione, pulizia e controllo delle materie prime per garantire una costanza qualitativa molto elevata.

 

Questo componente, progettato e prodotto da Marelli, deve soddisfare rigorosi requisiti in termini di prestazioni: pressione di scoppio elevata, superamento cicli di pressione pulsante, test vibrazionali prolungati in presenza di cicli termici, shock termici, etc. Particolare attenzione è stata posta nella fase di analisi NVH (Noise Vibration Harschness) con lo scopo di garantire, tra l’altro, una prestazione acustica in linea con i materiali usati attualmente.

 

Durante lo sviluppo del materiale riciclato Renycle, RadiciGroup ha provveduto all’ottimizzazione delle prestazioni, tenendo in considerazione non solo le caratteristiche specifiche di questa applicazione (performance meccanica, termica, etc), ma anche la massimizzazione del beneficio ambientale. Infatti, si è riusciti a raggiungere una riduzione di CO2 superiore al 70%, rispetto all’equivalente materiale da fonte fossile, misurata secondo la metodologia LCA (Life Cycle Assesment).



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