Design all'avanguardia, tecnologia avanzata e un forte impegno per la sostenibilità: Genny Zero rende la micromobilità elettrica e inclusiva.
RadiciGroup, Acerbis e Genny Factory SA annunciano con orgoglio la loro collaborazione per un rivoluzionario “personal transporter auto-bilanciante”, un veicolo elettrico a due ruote progettato per ridefinire gli standard di mobilità, dal settore medicale alla micromobilità urbana.
Grazie al lavoro di squadra tra le tre aziende, questo nuovo mezzo combina estetica, funzionalità e accessibilità, rispondendo così a una crescente domanda di soluzioni innovative per una mobilità sostenibile.
Genny Factory SA, è da anni impegnata a migliorare la qualità della vita delle persone con ridotta mobilità. Con questo nuovo prodotto, Genny Zero, l’azienda vuole introdurre una nuova era nella mobilità elettrica, offrendo una soluzione innovativa, inclusiva e sostenibile.
«Attualmente nel mondo si producono oltre 20 milioni di sedie a rotelle ogni anno – ha sottolineato Paolo Badano, CEO di Genny Factory SA- e con Genny Zero intendiamo rivoluzionare questo mercato, introducendo un prodotto che coniuga design all'avanguardia e tecnologia pionieristica, ridefinendo gli standard del settore. Ispirandoci ad una soluzione di mobilità auto-bilanciante da guidare in piedi, abbiamo creato un prodotto che supera i limiti tradizionali, rendendo la tecnologia accessibile anche ad un pubblico con mobilità ridotta. Abbiamo presentato recentemente Genny Zero ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024 suscitando entusiasmo e curiosità in un pubblico vasto ed eterogeneo: si tratta di una soluzione all'avanguardia per una mobilità urbana sempre più sostenibile».
Genny Factory SA, con sede in Ticino (Svizzera) ha scelto una supply chain totalmente Made in Italy, collaborando con RadiciGroup e Acerbis per la messa a punto di numerose parti strutturali ed estetiche del mezzo.
In particolare RadiciGroup ha fornito tecnopolimeri ad altissime prestazioni e ha supportato tutta la progettazione attraverso il suo Engineering Service - un servizio ingegneristico interno che, attraverso avanzati sistemi di simulazione numerica, consente di prevedere i comportamenti dei manufatti già nelle primissime fasi del loro sviluppo e di ottimizzare la progettazione - con l’obiettivo di sostituire le parti in metallo dei primissimi prototipi di Genny Zero con i propri materiali per renderla più leggera, garantendo naturalmente le caratteristiche di resistenza, sicurezza ed estetica richieste dall’applicazione. In particolare, RadiciGroup High Performance Polymers ha messo in campo diversi materiali come Radistrong e Radilon per componenti funzionali e strutturali, e Radilon Mixloy per componenti estetiche.
«L’impiego dei nostri tecnopolimeri ha dato un buon contributo anche all’obiettivo di ridurre il peso di Genny (ora 60 kg, rispetto ai 110 kg di partenza) – ha detto Claudio Ghilardi, Marketing Sector Focal Team Leader di RadiciGroup High Performance Polymers – rendendo il mezzo dinamico, stabile, sicuro e resistente alle svariate sollecitazioni cui è sottoposto. Grande attenzione è stata dedicata anche alla resa estetica, in particolare per le carene e per la parte posteriore, dove sono stati scelti materiali che garantiscono un ottimo aspetto superficiale, evitando così il processo di verniciatura finale; inoltre si tratta di materiali stabilizzati ai raggi UV e studiati anche per resistere nel tempo all’esposizione a eventi atmosferici».
RadiciGroup ha lavorato a stretto contatto con Acerbis in tutte le fasi del processo di industrializzazione, portando soluzioni specifiche per l’attuazione di questo ambizioso progetto di metal replacement. Dalla formulazione dei materiali alla creazione degli stampi, dal processo di stampaggio a iniezione fino alle prove di utilizzo dei vari componenti. Una catena di fornitura completamente italiana e veloce che ha contribuito a mettere in campo una soluzione tecnologicamente avanzata e dal design innovativo.
«Partecipare a questa partnership per lo sviluppo di un prodotto così tecnologicamente avanzato, che guarda al futuro, ci rende orgogliosi – ha sottolineato Guido Acerbis, CEO di Acerbis – rappresenta per noi l’opportunità di aprirci verso nuovi mondi, come quelli della micromobilità e sostenibilità. La sfida progettuale era ambiziosa e siamo riusciti a combinare funzionalità e performance meccaniche, insieme a materiali innovativi ed un design dinamico e moderno per il settore. Aver sviluppato questo progetto con aziende del territorio, che condividono con noi la curiosità di esplorare sempre nuove mondi e la volontà di portare le nostre eccellenze a livello internazionale, ci rende ancora più orgogliosi».