Dal Gruppo soluzioni per e-mobility e industria solare, settori in forte espansione in Cina
Il mercato cinese è strategico per il Gruppo, sia per le aspettative di forte crescita del business nell’area asiatica sia per la possibilità di mettere a punto soluzioni innovative da mettere a disposizione del mercato globale.
«La Cina fa scuola in tema di e-mobility – commenta Erico Spini, Global Marketing Director di RadiciGroup High Performance Polymers – Grazie alla collaborazione con i nostri clienti in loco abbiamo ampliato la gamma con prodotti particolarmente adatti a questo settore: in particolare faccio riferimento ai materiali antifiamma che vengono utilizzati abitualmente per applicazioni che richiedono elevata resistenza meccanica nel tempo, come cornici e alloggiamenti batterie, supporti IGBT, bus bar, alloggiamenti per componenti elettronici e connettori alta tensione. Abbiamo anche collaborato allo sviluppo di sistemi di ricarica wireless, mettendo a disposizione la nostra competenza nella selezione e progettazione di polimeri a base poliammidica. Inoltre – aggiunge Spini – anche in Cina stiamo lavorando su alcune soluzioni innovative per la schermatura elettromagnetica di componenti dell’auto elettrica, stiamo testando soluzioni che speriamo di poter industrializzare presto, nell’ottica di mettere a diposizione di tutto il Gruppo il know-how acquisito».
Anche in Cina “innovazione” è dunque la parola d’ordine per entrare in nuovi mercati e applicazioni, insieme a “sostenibilità”: RadiciGroup in questa direzione ha già un’esperienza consolidata nell’utilizzo di prodotti con contenuto riciclato, oggi conosciuti in tutto il mondo con il brand Renycle®. Oltre a questo abbiamo già a disposizione una gamma di materiali parzialmente bio-based commercializzati con il marchio Radilon® D su base PA610. Questi materiali, oltre ad offrire performance tecniche eccellenti (elevata resistenza chimica, elevata stabilità dimensionale grazie al minore assorbimento di acqua, eccellente resistenza all’idrolisi rispetto a PA6 e PA66), rappresentano una soluzione ottimale per una riduzione dell’impatto ambientale proprio grazie all’utilizzo di materiale da fonte rinnovabile.